Nel marzo dello scorso anno, in occasione della malattia mortale di una cara sorella, gridai al Signore che la realtà fino ad allora vissuta, pur nella quotidiana meditazione delle scritture e nella convinzione di voler fare sul serio con Lui, non rappresentava quella descritta nella conferma del cammino con segni e prodigi che facessero la differenza. Pur con profondo dolore dovetti lasciare la comunità a cui appartenevo e nella quale, forse inutilmente, per anni, cercavo di sottolineare la Grazia che ci fu gratuitamente elargita e la dottrina della tolleranza della pietà senza la quale la scadenza in uno spirito religioso è cosa certa. Iniziai a frequentare la mia attuale comunità avendo puntualmente conferma di ciò che direttamente il Signore aveva posto nel mio cuore e questo, giorno dopo giorno, mi ha confermato di essere nel posto giusto senza peraltro rinnegare tutto ciò che avevo ricevuto nella precedente comunità.Il Signore, nonostante le certezze che mi aveva impartito, mi mise in cuore di frequentare la scuola biblica e, nonostante le difficoltà intrinseche nel mio lavoro enormemente incrementato nell'ultimo anno, mi ha consentito di essere presente con regolarità imprevista. Ho avuto conferma assoluta di tutto ciò in cui credo e in più, ho potuto realizzare la effettiva identità del credente, il suo vero ruolo, la sua dignità e la posizione nei confronti di questo mondo e, in particolare, di questa città dominata dall'avversario e posta sotto una spessa coltre di negatività in ogni settore della sua attività. La impartizione delle rivelazioni ha aumentato in modo esponenziale la mia determinazione a costituirmi guerriero risoluto e senza alcuna paura nell'affrontare le battaglie spirituali cui siamo chiamati e questo nonostante il nemico delle nostre anime abbia riversato palesemente il suo furore contro me e in particolare contro la mia famiglia e la mia comunità. Sono arciconvinto della mia vittoria in Cristo poiché appartengo a Lui, nonostante le mie cadute e le sicure rialzate, le Sue promesse per me rappresentano per l'avversario sconfitte continue.Grazie in particolare al pastore, la sua cara consorte, ai collaboratori tutti, con invito a continuare l'opera di discepolare anche quando le circostanze sembreranno avverse. La vostra opera per me è stata valida.Esprimo con profonda convinzione che "Quanto a me, io e la mia casa serviremo l'Eterno".